i punti base espressi da vito, come già scritto, li condivido tutti, francesco potrei addirittura delegarlo per parlare in mia vece, soprattutto sull'interesse, alessandro ha stimolato punti molto delicati su cui almeno io mi trovavo in stallo, così come nico con gli spunti circa i limiti dello stato, stefano mi ha fatto saltare sulla sedia con quel "il prestito con restituzione è concesso a chiunque", ma poi riflettendo penso che l'unica cosa che possiamo fare è garantire un sistema trasparente e equo che dia le stesse possibilità a chiunque nell'ambito di leggi condivise poi c'è un processo di maturazione che dobbiamo rispettare e che non è scritto da nessuna parte che prenda la strada preventivamente ipotizzata, non puoi accelerare né ritardare...un po' come la lievitazione dell'impasto...ci vuole il tempo necessario altrimenti il risultato cambia.
una volta creati o ripuliti alcuni meccanismi possiamo solo agire all'interno di questi e costituire/offrire un confronto continuo non si può imporre un pensiero, ma lo si può sviluppare/proporre
se da un lato ci saranno persone che premiano(domanda) progetti(offerta) come il grande fratello, dall'altro ci saranno persone con progetti agli antipodi che cercheranno di stimolare un altro tipo di evoluzione, un altro concetto di cultura, un altro modo di pensare l'intelligenza, un' altra concezione del modus vivendi sociale il confronto tra queste filosofie di pensiero determinerà la società del presente
se il mondo è dominato dalle pecore si vivrà da pecore con buona pace dei pochi che non si ritengono tali e che null'altro possono fare se non scuotere(intellettualmente parlando) gli altri
tutto si sintetizza nella differenza tra socrate e platone dove il primo lavorava cercando di illuminare la base e il secondo parlava di illuminati che avevano la responsabilità di governare separati dai governati. il primo ha fallito solo perché tutti hanno scelto sempre la strada del secondo che, a partire da lui stesso, anch'essa si è sempre rivelata fallimentare
oggi col senno di poi e il contributo di molti pensatori possiamo concederci di provare la strada più difficile ovvero la nostra e la vedo molto simile a quella di socrate e krishnamurti
attraverso il confronto continuo, il sostegno delle nostre convinzioni, il coinvolgimento dell'altro, accettando anche il fatto che preferisca non schiodare da quella sedia, senza mai trascurare di fargli presente il nostro dissenso e le basi su cui tale dissenso poggia
per questo alla corvée preferisco spazi aperti al dibattito, alla partecipazione per stimolare il confronto, nessuno vuole sturare le fogne??? perfetto ne riparleremo tra una mesata (se poi abito nella tua città anche prima) vedrai se poi non ti organizzi, oppure non ce n'è bisogno perché ci saranno persone che per integrare il loro RdC, volontariamente presteranno il loro servizio.
puntare alla spontaneità attraverso la consapevolezza
P.S.: questi thread mi commuovono
