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EUROSTAT
Deficit e debiti alle stelle in Europa
Nel 2009 al 6,3% e 79,2% rispetto al Pil
Nuova revisione dell'ufficio statistico Ue. Sul deficit/Pil peggio di tutti Gracia (15,4%), Irlanda (14,4) e Regno Unito (11,4). Bene l'Italia con il 5,3, ma sul debito/Pil (116%) solo la Grecia fa peggio
BRUXELLES - Peggiora il quadro del debito nel complesso della zona euro, dove il rapporto deficit/Pil nel 2009 è schizzato al 6,3% dal 2% registrato nel 2008. Si tratta di una leggera revisione rispetto al 6,2% indicato in precedenza. Per l'intera Unione Europea (a 27 membri) il rapporto deficit/Pil è salito al 6,8% dal 2,3% dell'anno prima. Per quanto concerne il debito, l'Eurozona mostra un incremento al 79,2% dal 69,8% precedente e l'Europa allargata al 74% dal 61,8% precedente.
Fra i paesi che accusano il maggior rapporto deficit/Pil c'è ovviamente la Grecia con un 15,4%. Si tratta di una revisione al rialzo rispetto al 13,6% indicato in precedenza e deriva principalmente da una revisione dei conti pubblici ellenici e solo parzialmente dei dati relativi alla crescita.
L'Irlanda non è messa meglio con un rapporto deficit/Pil al 14,4%, seguita dal Regno Unito all'11,4%, dalla Spagna all'11,1% e dal Portogallo al 9,3%.
L'Italia non è fra i paesi con la situazione peggiore, con un rapporto deficit/Pil confermato al 5,3%, contro il 7,5% della Francia, ma il debito pubblico si conferma fra i più alti in Europa, al 116%, subito dietro la Grecia che vede lievitare il debito al 126,8%. La Francia ha un rapporto debito/Pil al 78,1% ed il Regno unito al 68,2%.
(15 novembre 2010)
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ergo (per i detrattori),anche ritirando tutte le banconote euro in circolazione NON SI RIUSCIREBBE A ESTINGUERE IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO....la cosa dovrebbe far riflettere...
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ansa.it Bankitalia: debito 2010 a 1.843 mld, cresce del 4,5% Il debito risulta comunque in lieve flessione rispetto al record di 1.868,6 miliardi toccato lo scorso novembre ROMA - Sale del 4,5% in un anno il debito pubblico italiano che a fine 2010 si attesta a quota 1.843,2 miliardi di euro, contro gli 1.763,9 dell'anno precedente. E' quanto emerge dal supplemento Finanza Pubblica al Bollettino Statistico della Banca d'Italia. Il debito risulta comunque in lieve flessione rispetto al record di 1.868,6 miliardi toccato lo scorso novembre. Chiude con il segno meno l'anno 2010 sul fronte tributario. Il gettito tributario - secondo quanto calcolato dalla Banca d'Italia - ha segnato una contrazione dello 0,97%. E' quanto emerge dalle statistiche pubblicate dal supplemento Finanza Pubblica al bollettino dell'istituto di via Nazionale. Gli incassi, secondo i dati al netto dei fondi speciali della riscossione, sono calati di 3,9 miliardi attestandosi a 397,5 miliardi contro i 401,4 miliardi dell'anno precedente. L'anno fiscale ha comunque contenuto le perdite di gettito rispetto all'andamento segnato nel corso dell'anno. A metà anno, infatti, il gettito tributario registrava gli effetti della crisi e mostrava una flessione del 3,18% e a luglio l'andamento cumulato aveva registrato una flessione del 3,4%. La contrazione si è poi ridotta nel corso degli ultimi semestri, passando al -2,6% degli ultimi 8 mesi e al -1,8% dei primi 11 mesi. |
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Tesoro: 8,5 mld di BoT semestrali Vanno in scadenza titoli per 9 miliardi (ANSA) - ROMA, 19 APR - BoT semestrali per 8,5 miliardi saranno messi all'asta dal Tesoro il prossimo 26 aprile. Lo comunica via XX Settembre, specificando che in quei giorni vengono a scadere titoli analoghi per 9 miliardi. Il regolamento e' fissato per il 29 aprile. |
> | Debito pubblico: nuovo record ad aprile, sale a 2.146,4 miliardi L'indebitamento sale di 26,2 miliardi in un mese, a seguito del maggiore fabbisogno pubblico e delle disponibilità liquide del Tesoro. Pesano anche i versamenti ai fondi di salvataggio europei, mentre il buon momento dello spread giova per mezzo miliardo. Entrate a 28,6 miliardi Debito pubblico: nuovo record ad aprile, sale a 2.146,4 miliardi Pier Carlo Padoan TAG debito pubblico, Bankitalia, conti pubblici MILANO - Non si arresta la corsa del debito delle Amministrazioni pubbliche, che ad aprile è aumentato di 26,2 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo a 2.146,4 miliardi. L'incremento, spiega Bankitalia, riflette per 11,3 miliardi il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e per 15,4 miliardi l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto alla fine di aprile 77,4 miliardi; 42,0 ad aprile 2013); l'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all'inflazione (BTPi) hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per 0,5 miliardi. Il fabbisogno del mese di aprile ha risentito del versamento del contributo italiano al capitale dell'European Stability Mechanism (2,9 miliardi) e della quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility (1,5 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 26,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è diminuito di 0,1 miliardi. Nel complesso dei primi 4 mesi dell'anno, il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, al netto delle dismissioni, è stato pari a 41,1 miliardi, in riduzione rispetto al dato relativo allo stesso periodo del 2013 (48,4 miliardi). Quanto alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, in aprile sono arrivate a 28,6 miliardi, in riduzione del 2 per cento rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi quattro mesi dell'anno le entrate sono cresciute dell'1,2 per cento (1,4 miliardi); tenendo conto di una disomogeneità nella contabilizzazione di alcuni incassi, le entrate tributarie sarebbero rimaste sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sempre dal bollettino mensile di Bankitalia emerge che i titoli di Stato italiani detenuti da investitori non residenti sono saliti a 655,88 miliardi di euro contro i 652 di febbraio. (13 giugno 2014) |
> | Italia verso la bancarotta: nuovo record del debito pubblico e produzione industriale giù Pubblicato il 12 settembre 2014, ore 11:17. Ultimo aggiornamento 12 settembre 2014 , ore 11:18 A luglio cala la produzione industriale in Italia e sale il debito pubblico a un nuovo record. Di questo passo, la bancarotta del Bel Paese è solo una questione di tempo. La recessione morde forte e i conti pubblici sballano. Debito pubblico: in 20 anni spesi 1.650 miliardi in interessi, 2,5 volte l'Europa .. Stando al Supplemento statistico di Finanza pubblica del Bollettino mensile di Bankitalia, a luglio ha segnato un nuovo massimo storico, arrivando a 2.168,6 miliardi di euro, ossia è cresciuto di 0,2 miliardi sul mese di giugno. .. |
P R I M I T |
[>>] Il debito pubblico è calato (ad agosto). SURPRISE!! Ma col trucco.
Però è strano.. molto strano.. Scopriamo perché? Dunque: 1. lo Stato non stampa moneta 2. lo Stato stampa debito, chiamato Titolo di Stato 3. questo Titolo viene 4. lo Stato si ritrova con della "liquidità" 5. questa liquidità E' DEBITO (PUBBLICO, of course - decorsa!) Quindi.. avere 100 euro in pancia vuol dire, per lo Stato, essere liquido di 100 euro ma essere IN DEBITO di quei 100 euro, ok? Come si puo' ridurre il debito? Rinunciare a quei 100 euro, ad esempio. Ed è quello che ha fato il (Ministero del) Tesoro ad agosto. il Tesoro ha un conto, chiamato: CONTO DI DISPONIBILITA' DEL TESORO PER IL SERVIZIO DI TESORERIA Codice: Seleziona tutto Conto «Disponibilità del Tesoro per il servizio di tesoreria» o anche: Codice: Seleziona tutto FUNZIONI E OBIETTIVI Sono notizie che passano continuamente sui media:
IN SOLDONI: lo Stato Sovrano chiamato Italia (ma vale per tutti gli Stati del mondo) si riempie di DEBITO emettendo Titoli in cambio di "liquidità". tale "liquidità" E' debito, per cui, per lo Stato, la NOSTRA REPUBBLICA ITALIANA, vige, OGGI, la seguente regola: O HAI IL DEBITO (pubblico) O NON HAI IL DENARO (per funzionare)
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F O R U M |
> | Bankitalia: debito pubblico sale a 2.160,1 miliardi Previsto un sensibile calo a dicembre "per effetto dell'avanzo atteso nel saldo delle Amministrazioni pubbliche e per il calo delle disponibilità liquide del Tesoro" 14 gennaio 2015 Bankitalia: debito pubblico sale a 2.160,1 miliardi MILANO - A novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 2,6 miliardi, a quota a 2.160,1 miliardi. Lo rende noto la Banca d'Italia sottolineando che l'incremento riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (5,4 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (3,2 miliardi). Nel complesso, l'emissione di titoli sotto la pari, il deprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all'inflazione hanno aumentato il debito per 0,3 miliardi. "Come negli anni passati", sottolinea comunque la Banca d'Italia, "in dicembre il debito dovrebbe essere fortemente diminuito per effetto dell'avanzo atteso nel saldo delle Amministrazioni pubbliche e per il calo delle disponibilità liquide del Tesoro". Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 2 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 0,6 miliardi, mentre il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. Nei primi undici mesi dello scorso anno il debito è cresciuto di 90,3 miliardi, riflettendo il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (69,8 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (28,6 miliardi). Nel complesso, l'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei Btpi hanno contenuto l'incremento del debito per 8,1 miliardi. Sul fabbisogno dei primi undici mesi ha inciso per 4,7 miliardi (12,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2013) il sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'euro. Complessivamente, la quota di competenza italiana del sostegno finanziario ai paesi dell'area era pari alla fine dello scorso novembre a 60,3 miliardi. debito pubblicoasta btpBtp Italiabotamministrazioni pubbliche © Riproduzione riservata 14 gennaio 2015 |
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Bankitalia, debito pubblico vicino al record Aumento di 31 miliardi a gennaio. E' a 2.165,9 miliardi, molto vicino al massimo storico di 2.167,7 miliardi registrato a luglio del 2014 Redazione ANSA ROMA 13 marzo 201523:41 News Il debito pubblico a gennaio è aumentato di 31 miliardi, salendo a 2.165,9 miliardi, molto vicino al massimo storico di 2.167,7 miliardi registrato a luglio del 2014. Lo comunica Bankitalia nel Supplemento "Finanza pubblica, fabbisogno e debito". L'incremento è dovuto all'aumento di 36,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a 82,6 miliardi (contro 46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (4,6 miliardi) e dall'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell'euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione (0,7 miliardi). Nel mese di gennaio, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 31,3 miliardi, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014, quando erano ammontate a 31 miliardi. "La significatività dei dati del mese di gennaio - ricorda Bankitalia, ricordando - è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate (la difformità temporale riguarda prevalentemente anticipi/slittamenti fra i mesi di dicembre e di gennaio)". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA |
> | Debito pubblico, ad aprile nuovo record: a un passo da 2.200 miliardiDebito pubblico, ad aprile nuovo record: a un passo da 2.200 miliardi Crescita di 10 miliardi ad aprile, a 2.194,5 miliardi, sopra il precedente record storico di 2.184 miliardi toccato a marzo. Pesa l'incremento delle disponibilità liquide del Tesoro. Nel primo quadrimestre dell'anno le entrate tributarie sono salite leggermente a 115,2 miliardi. Padoan: "Nella Stabilità avanti col taglio delle tasse" 15 giugno 2015 MILANO - Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato in aprile di 10 miliardi, a 2.194,5 miliardi, superando il precedente record storico di 2.184 toccato a marzo. Un dato arrivato da Bankitalia poco prima che il ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan, a Napoli per un convegno ribadisse che l'obiettivo del governo per l'Italia è avere "un sistema di finanza pubblica più piccolo, più snello, più efficiente", per offrire i servizi pubblici essenziali "ma con costi più bassi". Sempre dalla Campania, parlando in un forum con il Mattino, ha aggiunto: "Questa del record del debito è una cosa veramente noiosa. Per definizione il debito aumenta, bisogna vedere se l'aumento è maggiore o minore del Pil nominale". L'incremento dello stock del debito è stato superiore al fabbisogno del mese (6,4 miliardi), in ragione dell'aumento di 4,2 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine aprile pari a 83,1 miliardi; 77,4 ad aprile del 2014). Continuano invece a lavorare a favore del contenimento dell'indebitamento il buon momento dei titoli di Stato, nonostante l'incremento dei rendimenti dei titoli di Stato legato alla tensione per la Grecia e alla ripresa delle prospettive di inflazione: in ogni caso, l'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione (0,6 miliardi) sono elementi che comprimono in parte il debito. Bankitalia precisa ancora che il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. La pubblicazione di via Nazionale su "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" sottolinea anche che le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state di 29,5 miliardi, sempre in aprile, in aumento del 2,9% (0,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2014. Nel primo quadrimestre del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 115,2 miliardi, lievemente superiori rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell'anno precedente (114,4 miliardi). In una pubblicazione separata, del Mef, si spiega che le entrate tributarie e contributive del periodo gennaio-aprile sono aumentate dell'1,9% (+3.601 milioni di euro), rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Il dato tiene conto della sostanziale stabilità (+38 milioni di euro) delle entrate tributarie e della crescita delle entrate contributive del 5,2% (+3.563 milioni di euro) dovuta agli incassi della prima rata dei premi Inail che nel 2014 era slittata dal mese di febbraio al mese di maggio. Tornando alle parole di Padoan, il ministro ha spiegato che "l'impegno è di non cambiare rotta e di continuare con l'abbattimento delle tasse" iniziato con il bonus Irpef e con la scorsa legge di Stabilità. Per finanziare l'ultieriore lavoro sulla pressione fiscale sarà necessario ricorrere alla spending review. fonte: http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ef=HREC1-2 |
"Questa del record del debito è una cosa veramente noiosa. Per definizione il debito aumenta, bisogna vedere se l'aumento è maggiore o minore del Pil nominale".
> | Debito pubblico maggio sale a 2.218,2 miliardi euro martedì 14 luglio 2015 16:59 ROMA (Reuters) - Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato in maggio di 23,4 miliardi, a 2.218,2 miliardi. Lo dice la Banca d'Italia nel Supplemento al Bollettino statistico 'Finanza pubblica, fabbisogno e debito'. L'incremento del debito è stato superiore al fabbisogno del mese (4,3 miliardi) principalmente per l'aumento di 17,8 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine maggio pari a 100,9 miliardi; 92,3 a maggio del 2014); complessivamente la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione, il deprezzamento dell'euro e l'emissione di titoli sopra la pari hanno accresciuto il debito per 1,3 miliardi. Le entrate tributarie sono state pari a maggio a 31,0 miliardi, stabili rispetto allo stesso mese del 2014. Nei primi cinque mesi del 2015 sono state complessivamente pari a 146,2 miliardi, in lieve aumento annuo (145,4 miliardi). Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia |
> | (Teleborsa) - Nell'immaginario di Padoan il debito pubblico italiano è un mostro da domare. "L'Italia è un Paese che più di molti altri, se non tutti, nella zona euro e nell'Unione Europea ha fatto e continua a fare uno sforzo di finanza pubblica molto superiore agli altri proprio perché abbiamo questo mostro del debito che ora cominciamo a domare", ha dichiarato il ministro dell'Economia in un incontro organizzato dalla Regione Lazio. Il debito "ha smesso di crescere e comincerà a scendere da quest'anno", ha aggiunto il titolare del dicastero di via XX settembre proprio nella settimana in cui è atteso il via libera del governo al Def (Documento di Economia e Finanza). Secondo Pier Carlo Padoan la spesa pubblica è sotto controllo, mentre gli investimenti restano uno degli strumenti più importanti che il governo ha a disposizione per continuare a sostenere la crescita. |
> | Debito pubblico si gonfia ancora 15 aprile 2016, di Daniele Chicca ROMA (WSI) – Il debito pubblico italiano non arresta la sua corsa a inizio 2016. Nel mese di febbraio ha sfiorato i 2.215 miliardi di euro. Nello specifico, il passivo delle amministrazioni pubbliche è cresciuto di altri 21,5 miliardi, posizionandosi a 2.214,9 miliardi. È quanto emerge dal supplemento di finanza pubblica al bollettino della Banca d’Italia. È stato rivisto al rialzo di 1,8 miliardi, inoltre, il debito per l’anno 2015, quando il passivo statale si è attestato a quota 2.171 miliardi. L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l’emissione di titoli di Stato sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione. Quanto alle voci in entrata, i ricavi da imposte tributarie contabilizzati nel bilancio statale sono stati pari a 27,5 miliardi sempre a febbraio, per un incremento del 3,4% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel primo bimestre dell’anno le entrate tributarie sono aumentate del 6,6% (3,8 miliardi), attestandosi a 61,8 miliardi. Una parte dell’aumento riflette disomogeneità contabili che riguardano gli incassi dell’IVA e le ritenute Irpef |
> | Bankitalia, nuovo record del debito pubblico ad aprile: 2.230 miliardi Economia Il dato aumenta di 2,1 miliardi rispetto a marzo. Pitruzzella (Antitrust): "Pone limiti significativi alla possibilità di condurre politiche di crescita basate sullo stimolo fiscale". Brunetta (Forza Italia): "Con il governo Renzi è incrementato di 123 miliardi. C'è poco da festeggiare al no-Imu day" di F. Q. | 15 giugno 2016 COMMENTI (298) Più informazioni su: Bankitalia, Debito Il debito pubblico italiano fa registrare un nuovo record storico ad aprile, aumentando di 2,1 miliardi rispetto a marzo. Secondo le tabelle della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito a 2.230,8 miliardi, contro i 2.228,7 miliardi del mese precedente. Si tratta del secondo massimo storico consecutivo, dopo quello già toccato a marzo. Il dato è stato pubblicato mentre il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, presentava la sua relazione al Parlamento. “Il forte peso del debito pubblico – ha spiegato – pone limiti significativi alla possibilità di condurre politiche di crescita prevalentemente basate sullo stimolo fiscale. Questo limite sussiste indipendentemente dalle regole europee e dai loro margini di flessibilità”. Ma l’aumento del debito ha prestato anche il fianco del governo agli attacchi dell’opposizione. “A febbraio 2014, quando ha cominciato a governare Renzi – fa notare Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera – il debito pubblico italiano ammontava a 2.107,6 miliardi di euro. Significa che con Renzi è aumentato di 123,20 miliardi in poco più di due anni. C’è poco da festeggiare con il No-Imu day domani. I numeri sbugiardano Renzi. E Padoan si deve dimettere”. Sulla stessa linea, il senatore forzista Andrea Mandelli, vice presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama: “Con questi numeri, celebrare la riduzione della pressione fiscale è completamente fuori dalla realtà. Perché se non si mette mano ad una seria spending review, se non la si smette con le manovre in deficit e non si pensa ad una crescita strutturale, è inevitabile che le tasse aumentino”. Pubblicità Nel dettaglio, l’incremento del debito è stato inferiore al fabbisogno del mese (7,8 miliardi), grazie alla riduzione di 5,2 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro e all’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio dell’euro (0,5 miliardi), spiega Bankitalia. Il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 1,7 miliardi, quello delle amministrazioni locali è aumentato di 0,4 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. Sale, infine, la quota del debito pubblico italiano in mano agli stranieri a marzo, che ammonta a 776 miliardi di euro, di cui 730 miliardi in titoli di Stato sul totale di 2.228 miliardi del debito pubblico di marzo. In percentuale sul totale passa così dal 33,6 di febbraio al 34,8%. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari ad aprile a 28,9 miliardi, in calo rispetto ai 29,5 miliardi dello stesso mese del 2015. Nel primo quadrimestre del 2016 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 118,5 miliardi, superiori di 3,3 miliardi (2,9%) rispetto a quelle relative allo stesso quadrimestre dell’anno precedente. di F. Q. | 15 giugno 2016 |
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