A USO E CONSUMO DEI NUOVI UTENTI
(ma volendo anche per qualche vecchio)
L' a b c della questione è piuttosto semplice:
La questione monetaria
Aspetto filosofico:
1) la moneta è uno strumento e non una ricchezza. E’ solo la rappresentazione cartacea (o elettronica) dei beni e servizi scambiati all’interno della collettività. Essa non essendo più legata all'oro di proprietà delle banche (ma prima del 71 era legata ad esso solo per meno del 5%) non può essere emessa dalle banche.
2) Essendo invece legata ai beni e servizi fatti ed eseguiti dalla collettività (beni e servizi pubblici/privati) essa deve necessariamente essere emessa dalla collettività
Aspetto politico/monetario/finanziario:
1) Essendo il sistema bancario un soggetto privato che può decidere autonomamente di immettere o meno moneta sul mercato, è indubbiamente sconveniente per la collettività, che uno o pochi soggetti decidano di provocare o meno anemia monetaria (e quindi crisi) concedendo o meno mutui e finanziamenti.
2) Concedendo, in vari modi, denaro a debito all'intera collettività e rivolendo indietro l'interesse (senza che esso sia stato emesso) è matematicamente impossibile rimborsare tutto il debito contratto.
Su questo punto ci sono in rete dei personaggi ignoranti che continuano a dire che il signoraggio (inteso come interesse) sull'emissione monetaria, rientri in circolo (e quindi alla collettività, rendendo possibile il pagamento dell'intero debito) in quanto il sistema bancario, facendo parte del circuito economico, dovrà per forza riutilizzare i propri utili derivanti dall'interesse di cui sopra.
Infatti, secondo loro (e secondo te), gli utili delle banche centrali tornano allo stato interamente, mentre gli utili delle banche commerciali saranno reimmessi per pagare i propri costi di gestione e l'avanzo sarà reinvestito in qualche modo nel circuito. Niente di più sbagliato:
a) L’utile della banca centrale italiana, ad esempio, NON E’ ASSOLUTAMENTE destinato interamente allo stato italiano, ma solo in parte. Su questa cosa non ci posso essere dubbi (vedasi gli articoli 39 e 40 dello statuto della banca d’italia).
b) La questione è che non esiste solo la banca d’italia ma ci sono soprattutto le banche commerciali. Esse avranno la facoltà di reimmettere la moneta rientrata (a titolo di interesse) come meglio credono, ma soprattutto, SE ….credono. Non per niente, la crisi degli ultimi due anni non è altro che una situazione di anemia monetaria dovuta al sistema bancario che dopo aver ritirato moneta tramite rimborso rate di finanziamenti, ha bloccato la quasi totalità dei nuovi mutui e una gran parte dei finanziamenti di altro genere.
Inoltre se la moneta venisse reimmessa per l’acquisto di beni e servizi, al limite il circuito si chiuderebbe, ma venendo reimmessa anche tramite nuovi prestiti è chiaro che ciò accrescerebbe lo squilibrio tra moneta circolante e debito da rimborsare.
Da qui si evince che l’interesse è il vero elemento squilibrante del sistema.
La questione dell’interesse
Con le cose che ho scritto sul forum sull’interesse, avrei potuto farci un trattato.
In breve…. un paio di cose: sia filosoficamente che economicamente è sbagliato, ingiusto e sconveniente il fatto di prestare una unità di qualcosa per poi pretenderne indietro un pezzo alla volta a titolo di interesse. Se presto un trattore si può pretendere una parte del raccolto a titolo di interesse ma di certo non il motore o le ruote, perché ciò farebbe perdere al trattore prestato la sua funzione. Così è per la moneta per la quale il concetto appena espresso si verifica tecnicamente nella realtà come spiegato al precedente punto 2).
Se ti presto un trattore e tu mi dai indietro il motore a titolo di interesse, tu sarai costretto a chiedermi di riprestarti il motore per continuare a lavorare e io (banchiere) avrò il potere di permetterti di continuare a lavorare o meno, se voglio. Questo è il potere che abbiamo dato ai banchieri privati. Se io (banchiere) decido (perché oggi sono buono) di riprestarti il motore, tu avrai ancora il tuo (suo) trattore ma dovrai restituire un trattore + un motore (che non hai).
Ti riporto un mio aforisma postato sul forum tempo fa:
“Prestare denaro creato dal nulla, pretendendo periodicamente anche l'interesse e come prestare una sedia pretendendo periodicamente un piede della stessa. Cosa rimarrà alla fine? Il culo per terra!” [Francesco Fata 2010]
La questione dell’inflazione
Supponiamo che l’equazione di Fisher (secondo cui per avere stabilità dei prezzi occorre che la quantità di scambi sia uguale alla quantità di moneta circolante) sia giusta (come dire il contrario, almeno a livello teorico!). Peraltro è quella presa maggiormente a riferimento anche dagli accademici quando si parla di inflazione (almeno quelli un po’ più “assennati”). Ora, premesso che noi Primitivi non siamo mai stati minimamente favorevoli alla stampa a gò-gò della moneta, come potrebbe essere non rispettata l’equazione di fisher, se a fronte di un’emissione monetaria statale, lo stato realizza un’opera pubblica? Analizziamo la cosa:
Se lo stato fa costruire una scuola da 1.000.000 di €uro, stamperà il milione pagando le imprese che l’hanno costruita. Lo scambio di beni per un milione c’è stato (Pil) la moneta pari a un milione è stata creata. Dove sarebbe l’inflazione? I cialtroni che si trovano in rete dicono che si verificherebbe l’anno successivo quando la scuola non verrà più scambiata (quindi non farà aumentare il Pil) ma la moneta immessa l’anno prima (1.000.000) ancora è in circolazione. E’ chiaro che essi omettono di dire che le imprese che sono state pagata l’anno prima hanno pagato anch’esse i propri fornitori e i propri dipendenti, i quali successivamente avranno comprato e compreranno a loro volta altri beni e servizi che altri produttori avrebbero provveduto e provvederanno a produrre e a scambiare, facendo così incrementare quel Pil che andrà a pareggiare la quantità di moneta circolante. Ma se non dovesse accadere questo, a quel punto (e solo a quel punto) lo stato potrebbe provvedere a tassare la collettività quanto basta per riequilibrare l’equazione ritirando così moneta dal mercato.
Questa soluzione è attuabile più che altro per la difficile comprensione che l’inflazione (come dice Vito) è un falso problema. E’ ridicolo infatti tassare PREVENTIVAMENTE la collettività per almeno il 50% del proprio reddito per il timore della perdita di potere d’acquisto della moneta (inflazione). Perché? non è forse perdita di potere d’acquisto lavorare un anno, essere pagati per un anno di lavoro e restituire subito metà di quanto guadagnato? Siamo all’autolesionismo puro. L’inflazione è un metodo come un altro di riequilibrio della funzione monetaria, solo che secoli di accademia ci hanno insegnato il terrore per questo naturale processo.
La questione del reddito di cittadinanza
Erogare una quantità di moneta pro-capite, a prescindere dal lavoro di ognuno è una questione più volte oggetto di ironia e ilarità, se non addirittura di feroce contestazione. Questo in quanto questa modalità di immissione di liquidità nel mercato potrebbe sottintendere una stampa a gò-gò di moneta, deleteria per la famosa stabilità dei prezzi oltre a fatto che pochi vorrebbero lavorare se avessero un tot al mese gratuitamente . Noi Primitivi non siamo tutti concordi sull’applicazione di questo metodo. Peraltro è un argomento ancora da sviscerare per bene. Personalmente rispetto al passato ho cambiato idea sulla sua bontà. Ritengo che il lavoro debba essere anche se non soprattutto una funzione sociale. Quindi lo stato (in proprio o dando spazio a privati) dovrebbe garantire la piena occupazione (quando dico “piena” intendo “tutti tutti” …non il 99%) in cambio di denaro. Ma questa è una questione secondaria e non è inscindibile dalla sovranità monetaria statale.
Questo in breve.
Ora, tu (nuovo utente/incredulo/scettico) potrai contestare quanto appena letto solo da un punto di vista "politico" ma non certo da un punto di vista "tecnico/economico/monetario".
Potrai dire "no. La sovranità monetaria popolare non mi va bene perché poi, il politico potrà stamparsi i suoi bei 5 milioni di € a suo uso e consumo". A questo punto ti direi senza ombra di dubbio che un'argomentazione del genere è STUPIDA visto che con l'emissione monetaria statale il vero timoniere della società tornerebbe ad essere il popolo, anche se tramite il politico, ma ci sarebbe un unico responsabile visto che a quel punto egli (il politico) avrebbe tutti i mezzi necessari (la moneta in primis) per migliorare la società in tutti i suoi aspetti.
Se un politico (tramite la moneta, ora statale) porta la disoccupazione a zero, migliorando l'ambiente, la sanità, l'alimentazione, l'approvvigionamento di energia rinnovabile e tanto altro, a quel punto, se dovesse anche stamparsi i suoi 5 milioni di €....a me.....ch'amenefotte!