io penso che negli intenti ci siano molte similutudini tra Auriti e Von Mises, in particolare nella ricerca del concetto di "proprietà" della moneta. Per Von Mises la moneta è ancorata a qualcosa di fisicamente riconosciuto e non contraffabile, l'oro, universalmente riconosciuto. Penso che anche Von Mises fosse consapevole che la moneta avesse una valenza "informativa", e che il valore della stessa fosse una convenzione tra tutti gli attori in gioco (convenzione di usare l'oro, o il cocco, o qualunque matriale o oggetto).
Auriti non vedeva come una male in sé che la moneta fosse FIAT, ma da giurista cercò di trovare la giustificazione legale e le disposizioni giudiriche necessarie per far sì di riconoscere la proprietà del portatore del "pezzo di carta", a cui sarebbe stato accreditato il valore perché è il portatore stesso che "induce il valore" accettando convenzionalmente quella moneta come mezzo di pagamento.
Von Mises si era dato la risposta che chiunque, avendo a disposizione il potere di emettere moneta FIAT, ne avrebbe abusato, e che per cautelarsi da questo l'unica misura necessaria fosse la copertura aurea, correlando il valore della moneta a un qualcosa di fisico.
Personalmente anche se non condivido questa visione la reputo comunque accettabile e rispettabile.