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"La bolla dei bond minaccia il sistema finanziario" di: WSI Pubblicato il 13 giugno 2013| Ora 09:55 Alert da Andy Haldane, del consiglio direttivo della Banca d'Inghilterra. Con il rialzo dei tassi, rischio elevato di uno scoppio della piu' grande bolla della storia, creata dallo stampaggio di moneta elettronica da parte di Fed e banche centrali. Andy Haldane, del consiglio di politica monetaria della Banca d'Inghilterra. Ricopre il ruolo di Executive Director of Financial Stability. LONDRA (WSI) - "Chiariamo subito. Abbiamo gonfiato la maggiore bolla di bond governativi della storia e l'abbiamo fatto volontariamente". La dichiarazione sorprendente e' di Andy Haldane, della Banca d'Inghilterra, che sul Guardian lancia un monito alla City e al mondo finanziario globale: "Dobbiamo fare attenzione alle conseguenze che avra' lo sgonfiamento piu' rapido del previsto di questa bolla". In un'udienza fiume davanti ai parlamentari inglesi, Haldane, che ricopre il ruolo di Executive Director of Financial Stability dell'istituto centrale, ha dispensato qualche altro consiglio al governatore della Banca d'Inghilterra, il canadese Mark Carney, appena insediatosi. Primo fra tutti, quello di prendere il piu' possibile le distanze dalla cultura che caratterizzava la banca durante l'era dell'ex presidente Mervyn King. "La commissione non e' stata completamente libera dalle ingerenze politiche" durante la crisi, pertanto il banchiere spera "in una struttura decisionale migliore, in una gestione meno gerarchica e in un'organizzazione piu' umile e piu' diversificata". Perche' "il maggiore rischio per la tenuta della stabilita' finanziaria mondiale sarebbe rappresentato un'inversione di rotta disordinata dei rendimenti dei bond governativi in tutto il mondo". E nelle ultime settimane ne abbiamo avuto un assaggio. A monte del rialzo dei tassi i timori che le banche centrali - e in particolare la Federal Reserve - incominceranno a ridurre le munizioni dei loro Bazooka. Haldane ha confidato alla Commissione del Tesoro che l'esplosione di una bolla dei bond - creata dalle banche centrali mondiali tramite l'iniezione di denaro virtuale nell'economia, allo scopo di schiacciare i rendimenti dei bond - e' un "rischio che reputo molto alto al momento". La BOE ha preso le distanze dalle presa di posizione di Haldane, descrivendo i suoi commenti "una sua opinione personale". Sottolineato che se venissero alzati i tassi di interesse - bloccati ai minimi record da marzo 2009 - con troppa fretta, le conseguenze potrebbero essere gravi. L'istituto centrale di Londra ha avvertito che "qualsiasi tentativo di riportare i tassi di interesse su livelli piu' 'normali' finirebbe per ricreare condizioni recessive". |
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“Abbiamo gonfiato noi la bolla di bond maggiore della storia” Posted on giugno 13, 2013 Decisione studiata della Banca d’Inghilterra. L’ammissione e’ del membro del consiglio direttivo Andrew Haldane. Maggiore rischio per la tenuta finanziaria: l’inversione di rotta dei tassi. Andrew Halden, del consiglio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra. Ricopre il ruolo di Executive Director of Financial Stability. LONDRA (WSI) – “Chiariamo subito. Abbiamo gonfiato la maggiore bolla di bond governativi della storia e l’abbiamo fatto volontariamente”. La dichiarazione sorprendente e’ di Andrew Haldane, della Banca d’Inghilterra, che sulGuardian lancia un monito alla City: “Dobbiamo fare attenzione alle conseguenze che avra’ lo sgonfiamento piu’ rapido del previsto di questa bolla”. Halden, che ricopre il ruolo di Executive Director of Financial Stability dell’istituto centrale, ha qualche altro consiglio da dispensare alla nuova guida della Banca d’Inghilterra, il canadese Mark Carney appena insediatosi. Primo fra tutti, quello di prendere il piu’ possibile le distanze dalla cultura che caratterizzava la banca durante l’era dell’ex presidente Mervyn King. “La commissione non e’ stata completamente libera dalle ingerenze politiche” durante la crisi, pertanto il banchiere spera “in una struttura decisionale migliore, in una gestione meno gerarchica e in un’organizzazione piu’ umile e piu’ diversificata”. Perche’ “il maggiore rischio per la tenuta della stabilita’ finanziaria mondiale sarebbe rappresentato un’inversione di rotta disordinata dei rendimenti dei bond governativi in tutto il mondo”. E nelle ultime settimane ne abbiamo avuto un assaggio. http://ununiverso.altervista.org/blog/a ... la-storia/ |
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14/06/2013 08.59 Editoriale Lo bolla dei bond e' pronta per scoppiare? FTA Online News Andy Haldane direttore esecutivo della stabilità finanziaria della Banca d'Inghilterra e membro del Comitato di Basilea, nella lecture "La grande onda", organizzata a Palazzo Geremia, uno dei più importanti monumenti di Trento, da Inet, l'Istituto per la New Economic Thinking, ha dichiarato che esiste il bisogno di una riforma strutturale del sistema finanziario. Per Haldane sara' necessario riformare le banche in modo da evitare che possano diventare dei "Godzilla" o dei "King kong", i cosiddetti "too big to fail" del sistema finanziario mondiale, organismi cosi' compenetrati nell'economia che un loro singolo fallimento farebbe fallire l'economia interna di un intero Paese. E' evidente che Haldane puo' essere ritenuto libero da quelle ingerenze politiche che lui stesso ha lamentato per la precedente gestione della Banca d'Inghilterra, quella di Mervyn King, ora sostituito da Mark Carney. Piu' recentemente lo stesso Andy Haldane, in una udienza davanti a parlamentari inglesi, ha detto che le banche centrali hanno gonfiato la maggiore bolla di bond governativi di sempre, una bolla che potrebbe sgonfiarsi piu' rapidamente del previsto. Il rischio piu' grande per la tenuta della stabilita' finanziaria mondiale e' rappresentato da un cambiamento disordinato di rotta dei rendimenti dei bond governativi in tutto il mondo. Se e' bastato il timore di un riduzione degli interventi della Fed per fare crollare i prezzi dei bond e farne salire i rendimenti, cosa potrebbe accadere quando la banca centrale Usa iniziera' davvero a chiudere il rubinetto della liquidita'? Il rischio di una esplosione di questa bolla e' molto alto al momento per Haldane, un innalzamento dei tassi di interesse avrebbe conseguenze molto gravi. Detto da uno che e' membro del consiglio di politica monetaria della Banca d'Inghilterra questo monito non e' certo da sottovalutare, anche se la stessa BoE ha dichiarato che le parole dell'Executive Director of Financial Stability sono una sua opinione personale. Lo studio del grafico a candele settimanali del future sui bond Usa decennali conferma il fatto che i timori di Haldane non sono ingiustificati: i prezzi sono scesi nelle ultime tre ottave a testare dall'alto il picco del dicembre 2008 a 128,65 (quotazioni in centesimi), supporto che se violato non farebbe altro che confermare i recenti segnali di debolezza. In particolare sul grafico del future si e' disegnato un testa spalle ribassista a partire dal top di inizio febbraio, figura completata nell'ultima settimana di maggio con la violazione della linea che unisce i minimi di fine marzo 2012 ed inizio marzo 2013, la cosiddetta "neckline". In caso di violazione anche di area 128 probabile il test a 126 della media mobile a 200 settimane e della base del canale rialzista disegnato dai minimi di giugno 2007 (il lato superiore del canale e' stato testato ad inizio giugno 2012). Se poi anche area 126 dovesse cedere vi sarebbe un ulteriore grave segnale di debolezza che porterebbe a discese fino a 112 circa, limite inferiore del canale rialzista di lungo periodo, quello che contiene l'andamento dei prezzi da inizio 2000. Solo recuperi oltre la "neckline" del testa spalle, attualmente in transito a 121 punti circa, negherebbe i recenti segnali di debolezza senza sostituirli comunque con rinnovate prospettive di rialzo. Per quelle sarebbe necessario il superamento anche di area 134. (AM) laStampa.it |