: : |
Schiavo ti invidio. (sandropascucci signoraggio.COM 2.5.16) Nella schiavitù classica, quel mistikume nato tra nozioni scolastiche, libri d'epoca, narrativa classica, film di mamma hollywood e reportage ricostruiti al computer, c'era un solo singolo (materiale) elemento d'analisi: un uomo schiavizzato. Nel misticismo suindicato era negro, in catene, incazzato - poiché consapevole - e tra questo essere umano e la libertà c'era "solo" un uomo bianco (il padrone). La soluzione era semplice: forzare la catena, sino a spezzarla e "dasse, de brutto" (darsela a gambe levate, farebbe dire il coordinatore del doppiaggio alla voce fuoricampo del film in questione). Oggi è un casino della madonna (invece). Sei bianco, perciò non ti ritieni un potenziale schiavo. La tua mente bianca, flaccida, depotenziata, occidentale, da pseudo vertice della catena alimentare (e di potere) non CONCEPISCE l'idea di essere qualcosa di diverso da un organismo che nella barricata tra male e bene, tra giusto e ingiusto, tra verità e bugia, tra alto e basso, insomma tra più e meno, non concepisce, dicevamo, qualcosa di diverso di essere dalla parte della giustezza. Ma chi, io? Ma mi hai visto? Io ho la libertà (io io io), io ho una laurea (io io io), io ho una rete wifi per dio! io io io.. Così non vedi la catena, e perciò non puoi spezzarla. Non vedi più gli spazi (dato che i tuoi occhi vedono solo facebook e whatsapp in 7 pollici landscape), e così non puoi più correrli e scappare. Hai due lauree, una in economia e una in fisica, perciò non capisci il meccanismo di un uomo (IGB) che crea moneta dal nulla e non ti capaciti come questo possa essere un problema più grave e/o più urgente dello sbarco di immigrati a Pantelleria. Il tuo sito internet non ti spiega come tutto il male del Mondo sia legato al signoraggio e dato che wikipedia non te lo dice per te allora non esiste, e poco importa che due persone che lavorano in bankitalia spa siano i gestori di wikipedia: non c'è nesso, dici. Non salti via.. e in fondo hai ragione: l'acqua in cui galleggi nella pentola è solo mezzo grado più alta di ieri (e quanto ti piace dire che sono 0,50015 gradi e non mezzo fottuto grado). Povera ranocchietta. Spezzare la catena non ti è più possibile. Non l'hai mai avuta. La catena non è reale, non è neanche nella tua mente, no: la catena sei tu. Un impiccato, in fondo, non muore per il suo stesso peso? A chi dare la colpa, alla gravità? E' ridicolo. Ma paradossale: tutti viviamo immersi nella stessa gravità ma alcuni ci muoiono. Tutto sta in una sottile differenza: avere o non avere una corda al collo. Beh.. mi dispiace dirtelo.. ma.. |
: : |