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IL COSTO DEL DENARO E LA CONSEGUENZA SOCIALE DI FAR BATTERE MONETA AI PRIVATI.
[2.7.14, di sandropascucci x signoraggio.COM x dio mi raccomando, nun te sbaja co quell'andro!! & primit.IT, che è l'unico e nun te sbaii]
Non ci interessiamo mai di quanto CI COSTI in realtà la moneta. Il VERO costo della moneta è essenzialmente LA CONSEGUENZA di questa ignoranza. E noi bellamente lo IGNORIAMO, spesso inconsapevolmente, spesso intortati da false nozioni in materiale ma a volte per vera e propria superficialità e stupidità. Crediamo davvero che il guadagno del padrone dell‘unico pozzo d’acqua del paese sia di euro uno a bicchiere, sottratto il costo del chupito [1] (di plastica)? Davvero crediamo di aver pareggiato i conti quanto otteniamo dal nostro datore di lavoro o da un nostro cliente euro cento a fronte della cessazione di una nostra giornata di prestazione lavorativa o dalla vendita di una merce da noi prodotta o un servizio erogato? Non vediamo o non vogliamo vedere DA DOVE VENGONO I SOLDI e, soprattutto, COSA SIANO I SOLDI, LA MONETA-DEBITO DI IGB?? Il cerchio non si chiude lì a pochi passi dal nostro cartellino di timbratura o nell’F24 dell’IMU o nel bollettino postale appena pagato, no di certo. Il VIAGGIO è molto più lungo. Non molto, in realtà, ma abbastanza per i nostri ventri flaccidi da farci desistere dal percorrere questo breve spazio tra la VERITA’ e il nostro divano in pelle con schermo al plasma 55 pollici combinato.
Per capire il vero motivo che ci impedisce di cambiare il mondo, nonostante Questo sia il nostro primo obbiettivo almeno a giudicare da quello che sbandieriamo ad ogni bancone di ogni bar ogni mattina, analizziamo il nostro comportamento in due distinte occasioni, in due esempi distinti che coprano – tra l’uno e l’altro – un’area ragguardevole di casistiche.
Il conto della pizzeria e il resoconto spese del condominio.
Cos’hanno in comune? Sembrerebbe poco, anche per il fatto che vengano letti dal sotto al sopra il primo e dal micro al macro il secondo, ovvero leggiamo il conto totale di quanto dobbiamo ar pizzettaro e ci interessano i soli nostri millesimi – la quota parte – per quanto riguarda il secondo.
La pizzata.
Parlo in ottica di padre di famiglia, ovvero non der pischello coatto che si deve dividere la spesa in 18 parti con relativo conteggio suddiviso n-capocce. Quando arriva il conto guardo il totale. E’ un atto dovuto, che lo ha detto anche il prete in chiesa in quel funesto giorno. E’ previsto pure credo dalla Costituzione o perlomeno dalla Corte dei Conti. Tu che paghi il tutto devi guardare il tutto/totale. Punto. Arriva il pezzo di carta (meglio se su quadretti 4 mm) e tu guardi il totale. Se chiedi la fattura è la stessa cosa: guarda nell’azzurrino in fondo a destra.
Cos’è che guardiamo in primis? Che non sia una scappellata. Vero o no? Ognuno ha, certamente, il suo limite per attribuire il termine scappellata. Magari, trattandosi di pizzata in famiglia 4 persone, può essere, la butto lì, 50 euro? Per non cadere nel paradosso de “Il viaggio della macchinina sulla Luna” [2] devi tenere conto, Caro Lettore, che parliamo di Italia centrale, 4 persone, serata normale, con al più birra e acqua minerale. La serata triste del mercoledì sera, insomma. Se poi abiti a Palermo (dove la pizza è buonissima e costa 1 euro alla pala!) e siete in 8 (suocera compresa che a casa la faceva meglio la pizza!) e vi siete ubriacati in 5 e uno è un neonato ecc.. oppure se sei a Venezia con due bagasce e hai offerto sciampagn a tutti in sala.. capisci che.. no?
Quindi (che ti stai ancora staccando un pezzo di salsiccia tra i molari con la tecnica dell’introrisucchio guancia-palato-lingua, che finisce con il classico “'ntze!” non appena rientra l’aria nella bocca) arriva il conto e guardi. E’ tutta una questione di emotività, di approccio psicocologico, di richiami ancestrali. Guardi ..dicevamo.. 48 euro. “ci sta/è ok”. Un’altra autoslinguazzata sui denti davanti e tiri fuori il portafoglio. Paghi. Ripeto: non sei in 18, coi soliti “ma che cazzo ce semo magnati?!”, “ma che posto de merda!!”, “famme ‘nvede quanto costa la pizza che me so’ pijjato io..” e qui mi fermo per non anticipare nulla..
Riassumendo: di una spesa dettagliata effettuata pochi minuti prima (il tempo della cena) ciò che guardiamo prontamente è il TOTALE. Quanto “ci tocca”. I più scafati avranno ora fatto già il salto all’esempio del condominio. Ma qui di seguito lo spieghiamo per i grillini.
Il condominio.
(segue)
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1. http://www.thechupitosbar.com/
2. viewtopic.php?p=43119#p43119
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