Il dossier di Legambiente
Nel palazzo dove la convenzione fu firmata si parla invece di "grandi pulizie". Attualmente, riporta un dossier di Legambiente, ci sono oltre 30mila ordigni nel sud del mare Adriatico, di cui 10mila solo nel porto di Molfetta; 13mila i proiettili e 438 i barili contenenti pericolose sostanze tossiche nel golfo di Napoli; 4300 le bombe all’iprite e 84 tonnellate di testate all’arsenico nel mare antistante Pesaro. Ci sono poi i laboratori e i depositi di armi chimiche della Chemical City in provincia di Viterbo e l’industria bellica nella Valle del Sacco a Colleferro. Infine sono migliaia le bomblets, piccoli ordigni derivanti dall’apertura delle bombe a grappolo, sganciati dagli aerei Nato sui fondali marini del basso Adriatico durante la guerra in Kosovo. Questi arsenali, prodotti dall’industria bellica italiana dagli anni ‘20 fino alla seconda guerra mondiale e coperti per anni dal Segreto di Stato, continuano a rilasciare pericolose sostante tossiche che da più di ottant’anni causano gravi danni all’ecosistema della Penisola e alla salute delle popolazioni locali.
“La tecnologia c'è ed è economica”
Adrian van Riel è oggi Ceo della Riel explosive Advice & Services Europe ltd. Un passato da militare ai più alti livelli nell'esercito olandese, consigliere della Nato e dei principali organismi di difesa europea, da 18 anni si occupa di boniche. "La tecnologia c'è, oggi siamo in grado di pulire il mare da qualsiasi cosa, ordigni della prima, della seconda guerra mondiale e anche le nuovissime armi di ultima generazione. Anche i costi sono più ridotti come recenti operazioni nei Balcani e in Olanda hanno dimostrato. Se vuoi pulire un fiume inquinato - ci dice - dovrai spendere milioni di euro, ma se tu sai esattamente dove si trova l'ordigno e devi rimuoverlo allora spendi un terzo".
Il problema è il segreto di Stato
Il problema, ci spiega, è tutto lí, l'informazione: "Abbiamo due scenari : i paesi che utilizzano il segreto di Stato e quelli che sono trasparenti. Purtroppo l'Italia è nel primo gruppo. E se non sai cosa cercare, brancoli nel buio e le bonifiche non si faranno mai". Si è parlato proprio dell'Italia, in riferimento ai poligoni militari, e quindi alla Sardegna.
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