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[>>] Tempo da Diavoli [ 5.7.2012, di sandropascucci, http://www.signoraggio.com – http://www.primit.it ] Alla fine Egli fu preso, catturato, malmenato e messo con le spalle al muro, ben legato. Il più forte, coraggioso e scaltro del villaggio si prese l'incarico di renderlo ammazzato. Era il Gran Cacciatore, nessuno meglio di lui per svolgere quel mestiere. Al più presto, prima che fuggisse, escogitando chissà quali astute mosse. Ed eccoli lì, i due campioni. A terminare la più logora delle Questioni. Da una parte quel poveretto incaprettato, con la testa cornuta chinata di lato Che a mala pena dritto su quegli zoccoli tremanti si reggeva. Sfinito, poco accorto, sanguinante. Tutta la sua forza era ora vacante. E dinnanzi c’era lui, bello, alto, fulgido, con il fucile spianato. Un colpo facile per chi, a occhi bendati, non sbagliava neanche i tiri più spinosi. Chiuse un occhio, concentrò l’altro. Prese la mira, puntò al cuore, il dito sul grilletto, pronto a tirare.. Il diavolo alzò un poco il capo, aprì faticosamente un occhio, quello meno pesto, e sembrò guardare il cacciatore. Mosse le labbra tumefatte ma non ne uscì alcun suono.. L’occhio chiuso del boia scelto si aprì a fessura. Che diavolo aveva detto Quello? Un sortilegio, senza dubbio. La sua ultima bestemmia, pensò il Giusto e ri-prese la mira. L’indice si mosse, contratto sul grilletto. Il Malconcio chiuse di nuovo quell’occhio nero, chinò la testa ed emise un suono lieve, come un sospiro. Impercettibile per tutti ma non per un Gran Cacciatore da orecchio fino. E così l’altro sbottò: “Che fai? Che vuoi? Che ridi?! Maledetta bestia, muori!” - certo, ma tu togli la sicura.. o vuoi prolungarmi l’agonia? L’altro esitò, colpito nel proprio forte EGO. “Com’è possibile che io abbia lasciato fuori questa questione”, pensò in un secondo, cercando col pollice il bottone. “E’ dall’altra parte, piccolo uomo gretto”, rise bonariamente il diavolo. “Quello è un Ferghettini, modello ’48”. - E tu che ne sai - diede spago il cacciatore - Vuoi scherzare, dico? – rise l’abominevole signore – Tutte le armi che sono costruite hanno un po’ di me dentro, per farle funzionare. - Sì, può essere ma ora basta di parlare, ecco la sicura è tolta ed è pronto a fare il suo dovere. - Se l’hai caricato, certo.. e scusa se ti tratto da giullare.. - Fai pure, scegli tu come gli ultimi istanti di vita vuoi passare.. Quello che non sapeva il Grandissimo Fulgido e Perfetto Cacciatore è che per il Diavolo il Tempo è un elastico relativo. Ogni secondo son 100 anni e 100 anni sono un secondo. Dipende sempre, come più gli è di bisogno. Così, le Immense Forze riacquistate, strappò i legacci ai polsi e ai polpacci. E con la stessa facilità strappò gli occhi al Cacciatore. E come diceva quello: “quando si spara si spara, non si chiacchiera”. Specialmente se devi da sparà ar diavolo e no a ‘na cornacchia. [^] |
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