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:: L’Aquila 2020 ::
(di primit.it)
Cari Aquilani, Carissimi Abruzzesi..
Io del terremoto avvenuto 10 anni fa dalle Vostre parti.. beh, ve lo dico.. non mi ricordo poi molto.
Già all’epoca era un caso un po’ confuso.. sì.. ricordo che c’erano stati dei morti, molta sofferenza, grandissime speculazioni edilizie, appalti truffaldini e mani in pasta della solita politica della repubblica italiana de noandri.. come sempre, insomma, nessuna novità. Dopo pochi mesi era già dimenticato, il Vostro terremoto. Mediaticamente noioso, politicamente imbarazzante, elettoralmente inutile..
Molti dei vecchi sopravvissuti a quella notte si sono ormai spenti, chi più e chi meno serenamente. Molti nelle baracche che i governanti dell’epoca Vi appiopparono e in cui i Vostri figli sono divenuti grandi e dove Vi hanno lasciati invecchiare a Vostra volta.
L’Aquila ha il centro storico ancora chiuso, le mappe satellitari di Google hanno fatto in tempo ad aggiornarsi e ora si vedono verdi piante e alberi robusti nati e cresciuti sulle macerie lasciate lì dai 4 governi che si sono succeduti in questi 10 anni.. Devo dire che fanno un certo effetto.. nature.. no?
Le visite del Premier di allora, così frequenti all’inizio, via-via si diradarono.. si vede che non gli fu facile fare trapianti di visite e infoltirle come fece per cose che evidentemente gli stavano più a cuore. Il suo antagonista politico, capo del governo successivo, fece la sua parte di teatrino, concedendoVi altre ridicole regalie urbane ma poi anche lui si dileguò, perso tra le puttane di palazzo..
Ogni politico Vi prese per il culo. Vi dissero: “Non ci sono soldi, purtroppo!” e Voi abboccaste. Come se per non fare una strada un ingegnere Vi dicesse: “Non ci sono chilometri, mi spiace!”
Noi provammo già nei primi mesi dal terremoto a portare un po’ di consapevolezza in città ma la Protezione Civile dell’epoca (poi fortunatamente sciolta) ce lo impedì, vietandoci di portarVi, presso le famigerate tendopoli, le informazioni che Vi avrebbero permesso di capire come funziona veramente la moneta, il suo flusso e reflusso, la sua creazione e la sua manipolazione. Il nostro motto era: RICOSTRUIRE L’AQUILA A COSTO ZERO. Ma Voi non ascoltaste.
Sono passati 10 anni. Le casette di cartongesso sono ancora là, quelle antisismiche sono ancora sulla carta. Per vedere una gru in piazza domani mattina DOVETE solo LEGGERE IL RETRO DI QUESTO FOGLIO. Potete farlo OGGI o nel 2030. Il culo è il Vostro.
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