sentirsi piccati/indignati/incazzati perché si suppone che il PRIMIT voglia "mettere le mani" su un documento che non è stato creato strettamente dentro il PRIMIT è da "bambini" |
Antonio,
io non mi sento piccato, né indignato né incazzato, e mi pare proprio che il bambino sia tu, e che sia tu a farne una questione di loghi e simboli.
Puntualizzo che la traduzione, a differenza di altre che ho fatto, non è stata fatta "per il PRIMIT", ma per tutti, tra cui anche il PRIMIT, e la diffusione è già tanto libera e gratuita, ho condiviso con voi questo lavoro, lo potete leggere, commentare e interpretare.
Speravo che ci fosse una discussione costruttiva a riguardo, cosa che ancora manca.
Ti preoccupi tanto dell' "abuso" che si può fare del documento.
Perché non ti preoccupi di leggerlo e di darmi le tue opinioni in merito?
Magari troveresti dei fondamenti su cui basare o non basare questo spirito di appartenenza, che non ti sei ancora preoccupato di verificare, e magari ulteriori elementi per metterci e non metterci che "appartengo al PRIMIT": "appartiene al PRIMIT" questa proposta di riforma monetaria? Ancora non te lo sei chiesto.
Il libro è scaricabile, leggibile, stampabile, può essere diffuso, e volendo modificato, basta usare un PDF writer e levare l'unica pagina di informazioni sul traduttore, e quindi è liberamente "abusabile".
Se ti preoccupi dell'abuso, beh, il libro l'ho inviato ad almeno 30 associazioni e individui che ne possono "abusare".
Magari al prossimo talk show Benetazzo si presenterà con il PDF che io ho tradotto e se ne farà bello, non posso saperlo. Io l'ho fatto perché sia diffuso, le idee che ne sono contenute siano discusse.
Per parafrasare Sandro, dimenticati di Davide Gesino e studia il signoraggio.
E già che parliamo di abusi, beh, quest'estate sono andato al bimbomikia evento a Piazza Affari a Milano.
C'erano tonnellate delle banconote da 100 euro del PRIMIT: evidentemente qualcuno ne ha "abusato" senza chiedere il permesso.